Carroceto

Il borgo di Carroceto si trova a sud est della cittadina di Aprilia. Questo luogo, nel Medioevo, era chiamato “Carrocetum” (luogo dei “Carici”, le famose piante palustri utilizzate per impagliare le sedie e i fiaschi). Nel 1944 esso comprendeva: la stazione ferroviaria sulla linea Roma- Nettunia;  il borgo, composto da un gruppo di edifici, tra i quali la vecchia stazione delle carrozze, la chiesa di Sant’ Antonio, eretta per ricordare una sosta effettuata, il 22 aprile 1697 nella zona, da Papa Innocenzo XII. (La chiesa è l’edificio più antico di Aprilia). Dopo lo sbarco alleato sulle coste laziali avvenuto il 22 gennaio, le prime unità britanniche avanzarono in perlustrazione verso il loro obbiettivo la stazione FS di Campoleone. Alle prime luci del 24 gennaio 1944, un gruppo di ricognizione dei Grenadier Guards, della 1° Divisione britannica, a bordo dei loro Bren Carrier, si mosse, percorrendo la via Anziate, dal cavalcavia di Campo di Carne in direzione della stazione di Carroceto. Mentre perlustrava gli edifici, vennero sorpresi da colpi di cannoni tedeschi da 88 mm, provenienti dalla tenuta Federici, a Nord della cittadina tenuti da elementi della 3° compagnia del 29° Reggimento della 3° Panzer Grenadier Division che crearono i primi caduti. Le forze britanniche il giorno dopo, si riorganizzarono ed attaccarono in forze anche con l’ausilio di carri armati prendendo il controllo di Carroceto e della cittadina di Aprilia (Factory). Dopo la disfatta della battaglia denominata “ the Thumb”, per la conquista della stazione ferroviaria di Campoleone, da parte alleata, i Tedeschi dal 3 al 4 febbraio, effettuarono una controffensiva, con lo scopo di riconquistare la cittadina di Aprilia. Il contrattacco, aperto da uno sbarramento di artiglieria e seguito da assalti corazzati con la fanteria, si doveva svolgeva con un’operazione a tenaglia da nord-est con il “Battle Group Graser”, e da nord ovest con il “Battle Group Pfeiffer”, mentre con il 725° Panzergrenadier Regiment lungo la strada Anzio-Albano, e la 29° Panzergrenadier Regiment verso Aprilia difesa dal 1° London Irish Rifles. I Due gruppi avevano l’obbiettivo di ricongiungersi a sud di Aprilia all’altezza del Cavalcavia dell’attuale Pontina “SS148”. La mattina presto del 4 febbraio, il Maggiore Generale William Penney comandante della 1° Divisione di fanteria Britannica richiese urgenti rinforzi al VI corpo d’Armata  per salvare la sua 3° Brigata di fanteria ormai quasi circondata. Nel frattempo gli attacchi nemici furono respinti dalla 24° Brigata delle Guardie sul crinale Buonriposo, a ovest della fabbrica. Il Maggiore Generale Penney utilizzò l’altrettanto “fresco” 1º Battaglione dei Scottish London e gli Sherman del 46° Royal Tank Regiment per lanciare un contrattacco di soccorso sul lato est della Via Anziate per raggiungere la 3° Brigata unitamente alla Compagnia H del 3° Battaglione della 504° fanteria paracadutista americana agli ordini del primo tenente Edward J. Sims  Il fuoco della mitragliatrice tedesche respinse la Compagnia H per ben quattro volte prima di posizionarsi, permettendo alle truppe britanniche di iniziare a passare attraverso le linee, spostandosi nelle retrovie. Il giorno 5 al calare dell’oscurità terminò il ripiegamento delle truppe britanniche.  Il brigadiere Murray aveva deciso di ritirare alle 18:00 il 3° Battaglione del 504° in riserva intorno alla cosiddetta “Ration Farm”, (una casa vicina allo svincolo dell’attuale Pontina dietro il cavalcavia) accanto al quartier generale del 1° battaglione delle Guardie Irlandesi. Questi attacchi tedeschi facevano parte della seconda fase del piano del Generaloberst Eberhard von Mackensen. L’attacco della 65° Divisione di fanteria tedesca tagliò le posizioni difensive della 5° Guardia di Granatieri ormai esausta. Il lato destro della Cresta Buonriposo era difeso dalla Compagnia n. 4 dei North Stanfforshire, del Magg. W. E. P. Miller. Leggermente alle loro spalle, ad almeno un miglio di distanza, c’era il quartier generale del battaglione del 5° Grenadier Guards, allestito nel “Gully” Fosso di Carroceto, uno uadi posto tra via della Riserva Nuova e via Nettunense. Quando il Quartier Generale del battaglione fu sotto attacco il Brigadiere Murray ordinò al tenente colonnello Freeman della 504° di inviare una compagnia alla massima velocità nel “Gully” per salvare gli uomini del 5° Grenadier Guards e respingere l’attacco tedesco. Dato che aveva poco più di 200 tra ufficiali e soldati rimasti nel suo battaglione, Freeman decise di inviare la Compagnia H del primo tenente Richard G. La Riviere, poiché avevano ancora due ufficiali e cinquantatré uomini arruolati. Alle 21:37 il N. Staffs ha riferito che parte delle sue compagnie erano state circondate e che i tedeschi avevano sfondato sulla strada, oltre la loro unità. Un gruppo di una cinquantina di tedeschi aveva fatto irruzione e si stava dirigendo verso il “Flyover Bridge” ponte della Pontina. Adesso a difesa del fosso c’era la Compagnia H del 504°, i resti della Compagnia comando dei Grenadier Guards e della Compagnia Supporto, guidati dal Mag. William P. Sidney. A protezione del fianco destro del fosso fu posizionato il caporale John Granado del 504° e la sua squadra, sull’altura con l’ordine di trincerarsi e sparare a qualsiasi cosa si avvicinasse dalla direzione del nemico. Tra la loro sottile linea difensiva e la via Anziate, non rimaneva nulla per fermare l’attacco del 147° Reggimento Granatieri della 65° Divisione tedesca, che il maggiore Sidney e una manciata di uomini della sua compagnia di supporto  che tenevano la parte cruciale del burrone di fronte a un punto del fosso da cui la fanteria tedesca poteva facilmente entrare nel burrone. Avanzò da solo, armato del mitra, e si alzò in piedi di fronte al fuoco intenso. Sidney tenne a bada i tedeschi della 7° Compagnia del tenente Heinrich Wunn, finché la sua arma non si inceppò. Tornò al bordo della rampa che scendeva nel burrone e iniziò a lanciare granate a tutti i tedeschi che si presentavano in vista. Due delle sue guardie stavano caricando queste granate il più rapidamente possibile e poi gliele passavano. Improvvisamente una delle granate esplose prematuramente e uccise uno dei due Guardie e ferì il Maggiore Sidney alle gambe e alla fronte. Sidney fu ancora ferita al volto da una bomba a mano tedesca, proprio mentre i suoi uomini si facevano avanti in suo aiuto e impedivano un’irruzione tedesca. Per queste gesta eroiche il maggiore Sidney fu in seguito insignita della Victoria Cross, la più alta onorificenza britannica, “per il superbo coraggio e il totale disprezzo del pericolo“. Il tenente colonnello Leslie G. Freeman trasferì il primo tenente Roy M. Hanna alla Compagnia I del 504° come comandante temporaneo. La Compagnia normalmente avevo otto ufficiali e circa 130 soldati arruolati. Quando gli è stato l’ordine la Compagnia aveva  solo  45 soldati in linea. Il primo tenente Hanna ha trovato la compagnia assemblata vicino ai binari della ferrovia intorno alle 19:00 quando è iniziato l’attacco.  Durante l’attacco il primo tenente Hanna venne colpito da un proiettile sul lato superiore destro del torace  e svenne tre, volte durante l’attacco”. Il 10 maggio 1944, il Quartier Generale della Quinta Armata riconobbe al primo tenente Hanna l’assegnazione di “una Distinguished Service Cross per lo straordinario eroismo, la citazione recita quanto segue: “Durante un lungo e sostenuto attacco contro forti posizioni nemiche, una compagnia ha subito pesanti perdite e ha perso la sua efficacia di combattimento. A causa della natura critica della situazione, al primo tenente Hanna fu ordinato di riorganizzare la compagnia e lanciare un attacco diversivo per ridurre la pressione su altre unità che attaccava l’obiettivo dalla direzione opposta. “Il primo tenente Hanna ha ritirato con successo gli elementi della compagnia ancora in contatto con il nemico, ha riorganizzato l’unità e ha guidato i suoi uomini in un assalto contro le schiaccianti forze nemiche. Mentre si esponeva al pesante fuoco nemico per guidare la sua unità, ricevette una pallottola di fucile nel petto. Nonostante la sua ferita, il primo tenente Hanna guidò personalmente l’attacco finché non crollò privo di sensi sul campo. La sua coraggiosa esibizione e la sua valorosa leadership hanno ispirato i suoi uomini a spingere all’attacco e a completare con successo la missione”. Nel settembre del 1945 anche il governo italiano ha conferito al tenente Hanna la Croce di Guerra al Valore Militare.. Alle 02:10 il Comandante della Brigata diede l’ordine, di spostare il Comando di Battaglione dal Gully al terrapieno ferroviario, dicendo che dovevano essere evacuati quanti più veicoli possibili. Il letto del canalone era ormai una specie di lago e il sentiero che vi entrava (o che saliva) era scivoloso come un pezzo di ghiaccio. Tutti gli uomini furono ritirati dalla posizione di difesa e verso le 03:15 l’intero quartier generale del battaglione sfilò dall’estremità meridionale del burrone, attraverso i campi fangosi sulla strada principale, e poi di nuovo a nord verso l’argine della ferrovia. Per i Granatieri il calvario era finito tranne la squadra del Caporale Granado che in seguito  ricevette la Distinguished Service Cross con la seguente citazione: “Il caporale Granado, con una squadra di fucili automatici, stava presidiando un avamposto su un’alta collina a circa 50 iarde a destra del fianco destro della sua compagnia, quando un contrattacco nemico isolò la sua compagnia dal resto del battaglione. La sua compagnia ricevette l’ordine di ritirarsi in una nuova posizione difensiva. “Il caporale Granado decise di rimanere da solo nella sua posizione di avamposto, continuando a sparare sul nemico in corsa con il suo fucile automatico Browning. In tal modo, attirò un pesante fuoco nemico sulla sua posizione, consentendo così alla sua compagnia di ritirarsi nella sua nuova posizione difensiva senza la perdita di un uomo. La decisione del caporale Granado di rimanere nella sua posizione, in totale disprezzo per la propria vita, fu eroica e contribuì materialmente al successo del ripiegamento della sua unità. Al caporale Samuel J. Cleckner è stato insignito della Bronze Star per le sue azioni durante un forte attacco tedesco in cui “volontariamente e senza riguardo per la sua sicurezza personale, è rimasto in una posizione esposta per coprire il ritiro delle sue unità, “respingendo ogni tentativo di avanzare del nemico. Anche dopo essere stato gravemente ferito Cleckner, con eroica tenacia, continuò a combattere finché ogni uomo non ebbe raggiunto nuove posizioni. Grazie alla sua coraggiosa determinazione e alla sua condotta eroica, la gravità della posizione della sua compagnia è stata alleviata e la vita di molti dei suoi compagni è stata salvata. Il loro tempestivo arrivo al Canalone impedì ai tedeschi di raggiungere la via Anziate e di distruggere i Granatieri. Per il suo coraggio e la sua leadership, al 1° tenente La Riviere è stato insignito della British Military Cross con la seguente motivazione: “Nella notte del 7/8 febbraio il 5° Battaglione Grenadier Guards è stato pesantemente attaccato dai tedeschi. Il tenente Riviere e la sua compagnia furono inviati a rinforzare i granatieri e al suo arrivo trovò solo 27 uomini che componevano la compagnia del quartier generali del battaglione. Durante quella notte e per tutto il giorno successivo ci furono molti altri attacchi da parte del nemico e fu in gran parte grazie all’aiuto dato dal tenente La Riviere e dalla sua compagnia che gli attacchi furono respinti. “Alle 20:00 della notte successiva fu detto al tenente La Riviere che avrebbe potuto ritirare la sua compagnia, ma sapendo che il nemico era ancora nelle immediate vicinanze e rendendosi conto che il battaglione non sarebbe stato in grado di resistere a ulteriori attacchi da solo, rimase volontariamente con i granatieri. Più tardi quella notte la posizione fu di nuovo pesantemente attaccata, ma tutti gli attacchi furono respinti. “Alle 03:00 fu ordinato ai Grenadier Guards di ritirarsi e, sebbene il nemico fosse a meno di 20 yds dalla posizione, il gruppo di copertura fornito dal tenente La Riviere permise al battaglione di ritirarsi senza perdite e di estrarre una considerevole quantità di preziosa attrezzatura. Per tutta l’azione il portamento militare e il coraggio del tenente Riviere e della sua compagnia furono fonte di costante ammirazione per tutti i ranghi dei Granatieri.” Per tale operazione il 3 Battaglione del 504° P.I.R. americano verrà insignito della menzione Presidenziale, onorificenza concessa dal Presidente degli Stati Uniti d’America e sarà il primo reparto paracadutista ad ottenere questa onorificenza in teatro europeo. Il Maggiore Henry Laurence Savill YOUNG, del 1° Battaglione Guardie Irlandesi, è stato insignito della Distinguished Service Order con le seguente motivazione: in qualità di ufficiale comandante della compagnia di supporto, è stato incessantemente impegnato nel compito vitale di coordinare e posizionare tutte le armi di supporto per il battaglione nelle recenti azioni. Dal primo contrattacco nemico a Carroceto del 26 gennaio all’ultimo scontro del 4 febbraio questo Ufficiale è stato probabilmente esposto a più pericoli personali di qualsiasi altro uomo del Battaglione, ma si accontentava dei suoi doveri con una calma distaccata che aveva un’immensa effetto stabilizzante e incoraggiante su tutti coloro che lo vedevano e su tutti coloro che erano sotto il suo comando. La mattina del 26, quando il contrattacco tedesco era al culmine e 4 cannoni anticarro erano stati messi fuori combattimento, colmò il divario nelle difese anticarro scegliendo nuove posizioni per i restanti cannoni disponibili e mettendoli in posizione , essendo tutto il tempo sotto il fuoco di proiettili pesanti. Nell’attacco notturno del 29/30 accompagnò a piedi le compagnie di fucilieri per poter perlustrare le postazioni per le Armi di supporto. Nelle prime ore del mattino, quando le due strade erano ancora controllate dal nemico e c’era un gran numero di loro dietro le nostre truppe, partì attraverso il paese sotto il fuoco di pesanti mortai e armi leggere per trovare una rotta per sollevare l’Anti- Carri armati, mortai e MMG Fu costretto a strisciare per circa 500 iarde sotto il fuoco delle mitragliatrici e lui stesso eliminò alcuni cecchini prima che potesse tornare alle posizioni originali del battaglione.Riuscì a portare mortai da 3″ e cannoni anticarro nelle posizioni della compagnia n. 4, trasformandoli nell’unica base stabile che potessimo ottenere. Organizzò anche gli American Tank Busters e li mandò via con il capitano KENNEDY all’ultima luce. Questo ufficiale con la sua grande esperienza e completa affidabilità è stato di grande aiuto nel battaglione durante le ultime due campagne e gode dell’ammirazione di tutti i ranghi per il suo completo disprezzo dell’incolumità personale e l’alto senso del dovere. Dopo la caduta di Aprilia, gli Alleati, il 12 febbraio, si ritirarono, posizionandosi oltre il cavalcavia della via Pontina.  Fra le 23:15 del 21 maggio e le 03:15 del 22, iniziò un furioso bombardamento nella zona Moletta-Ardea-Buonriposo-Carroceto, come preparazione per l’inizio “dell’Operazione Hippo”. Quest’ultima fu un’azione diversiva sul fronte di Aprilia, attuata dagli Alleati  per distogliere l’attenzione dal fronte principale, che sarebbe iniziato il 23 maggio in direzione di Cisterna con “l’Operazione Buffalo”.  La mattina del 28 maggio i North Staffordshire occuparono le rovine del borgo di Carroceto. Per le azioni compiute durante l‘attacco a Carroceto e a Campoleone, al tenente Heinrich Wunn, del 147° Reggimento Granatieri della 65° Divisione tedesca, gli venne assegnata la Croce di ferro con Croce di Cavagliere

 

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