Monumento ad Eric F. Waters

Il sottotenente Eric Fletcher Waters arriva in Italia il 26 gennaio 1944, assieme ad altre unità di rinforzo dell’8° Battaglione Royal Fusilier “ London Regiment” con la 167° Brigata di Fanteria Britannica ( 56° Divisione ). Lo stesso è inquadrato nella compagnia Z dell’8° Battaglione ( composto dalle compagnie W–X-Y-Z ) ed il 13 febbraio 1944, Eric Fletcher Waters sbarca ad Anzio (Nettunia), proveniente da Napoli. Con l’8° Btg., sbarcano anche  il 9° Battaglione Fucilieri Reali ed il 7° Oxfordshire and Buchinghamshire Light Infantry, provenienti direttamente dal fronte del Garigliano. I tre battaglioni (circa 2100 soldati) vengono immediatamente mandati in prima linea,  nel settore ad ovest della via Anziate (attuale via  Nettunense) , a coprire un fronte di circa 3 chilometri, nell’area  fosso della Moletta, dove sostituiscono, tra il 15 ed il 16 febbraio, i resti della 1° Divisione britannica, che viene mandata in riserva alle loro spalle. Il 9° Battaglione, è situato sulla destra, l’8° Battaglione al centro ed il 7° Battaglione Oxfordshire and Buchinghamshire, sulla sinistra, a contatto con il 157° Battaglione della 45° Divisione americana, schierato nella zona delle cave: le grotte di Carrocetello, nella zona dei Pontoni. L’area dove sono schierati i battaglioni dei Fucilieri Reali, è la zona dei fossi o uadi, (termine arabo che indica il letto di un torrente, o canalone dove scorre un corso d’acqua non perenne,) così vengono chiamati dagli inglesi, che incontrano gli uadi nei dintorni di Tripoli e Tobruk, nel deserto, durante la guerra in Africa. Qui però ci troviamo in una situazione completamente diversa: un labirinto di fossati, pieni di rovi e vegetazione, con canaloni profondi anche 15 metri, che non sono altro che i numerosi affluenti del fosso della Moletta: il fosso del Buon Riposo, il Fosso di Re Michele, il fosso di Carroceto, il fosso di Caronte. Questi fossati costituiscono un ostacolo naturale da perderci la testa, sono un inferno attaccarli, ma anche difenderli. In questa area, di circa 5 km. quadrati, si combattono le battaglie tra le più sanguinose dell’intera Campagna d’Italia, con migliaia di vittime in ambedue gli schieramenti. Pochi giorni dopo l’entrata in linea dei battaglioni dei Fucilieri Reali, il 16 febbraio, parte l’operazione “FISHFANG”: la grande controffensiva tedesca, voluta direttamente da Hitler, per ricacciare in mare le truppe alleate sbarcate ad Anzio e Nettuno, il 22 gennaio 44. Alle ore 6,30 del 16 febbraio 1944, dopo un imponente fuoco di artiglieria, parte il contrattacco tedesco. Sulla via Anziate avanzano oltre 70 carri armati, tra i quali i Panther ed i Tigre. Ma L’artiglieria alleata e l’aviazione concentrano il fuoco sull’intero settore. I carri armati sono inchiodati sulla strada, in quanto tutto intorno il terreno è impraticabile a causa delle piogge. Sotto il fuoco dell’artiglieria  alleata, ad est  della via Anziate, si sbanda anche il reggimento tedesco Lehr, che subisce perdite spaventose e si ritira nonostante gli ordini di Hitler, allentando così l pressione contro gli americani. Nel settore della Moletta, i battaglioni dei Fucilieri Reali, hanno di fronte la 65° Divisione di fanteria tedesca nonché i reparti d’elitè della 4° Divisione Paracadutisti, tra le quali file sono inquadrati anche i paracadutisti italiani della “Nembo“ inseriti dell’esercito della Repubblica Sociale Italiana, che dopo l’8 settembre, hanno scelto di proseguire la guerra al fianco dei tedeschi. Se i tedeschi riescono a raggiungere la strada Provinciale 82 ( l’attuale via della Gogna ), attraverso gli Uadi, tagliano fuori il cavalcavia di Campo di Carne, aggirando e circondando le truppe a sua difesa. Nonostante le perdite subite, le truppe tedesche avanzano sulla via Anziate di 4 chilometri, arrivando nei pressi del cavalcavia. Attraverso i fossi, le truppe tedesche del 3° Battaglione 12 Sturm Regiment, si incuneano tra il 9° battaglione e l’8° Battaglione dei Fucilieri Reali, avanzando di circa 2 km e riuscendo quasi ad arrivare sulla strada provinciale. Il brutto tempo rende impossibile l’utilizzo dell’aviazione,  da parte degli alleati. La battaglia nei fossati continua il 17 ed il 18 febbraio, le quattro compagnie dell’8° battaglione vengono decimate: la compagnia X  viene sopraffatta, solo un ufficiale e 20 uomini rimangono in linea; della compagnia Y, rimangono solo un ufficiale e dieci uomini. La compagnia Z, rimane in linea, e nonostante le  gravi perdite, riesce a contenere gli attacchi (viene catturato anche il Cap. Harry Witheridge).  Vengono impiegati i reparti di riserva della 1° Divisione britannica, in soccorso dei Fucilieri Reali dell’8° battaglione, riuscendo a respingere tutti gli attacchi tedeschi ed a mantenere le posizioni. Per tutta la notte i tedeschi tenteranno di sfondare e verranno gettate in combattimento anche la 26° e 29° Panzer Division, Proprio durante gli ultimi disperati attacchi germanici , il giorno 18 febbraio 1944, secondo il diario di guerra tenuto dal Comandante dell’8° Btg. Ten. Colonnello J. Oliver Bellasis,  alle ore 11,30 viene ucciso il sottotenente Eric Fletcher Waters. Il suo corpo risulta tra i dispersi. Secondo i diari di guerra tedeschi ed i racconti dei corrispondenti di guerra alleati, in quei giorni, le migliaia di corpi dei caduti,  verranno sepolti indistintamente  utilizzando dei bulldozer. Il 157° Reggimento della 45° Divisione americana, viene accerchiato nelle grotte di Carrocetello e liberato il giorno 21 febbraio dai “Queen’s” inglesi: sono sopravvissuti duecento uomini degli 1000 in origine. La controffensiva tedesca prosegue  il giorno 19 febbraio, ed all’alba gli assalitori sfondano. Nelle due ore successive tutto sembra ormai perduto per gli alleati: vengono inviati in prima linea i feriti leggeri, gli addetti all’amministrazione, autisti, i componenti della banda militare, i cucinieri. Tutti i tiri dell’artiglieria tedesca si concentrano davanti a Campo di Carne. Anche gli attaccanti sono però costretti a retrocedere di fronte ad un contrattacco americano con mezzi blindati leggeri, che riescono a conquistare terreno per 1.500 mt. I tedeschi, stremati, si arrendono  in numero sempre maggiore. Gli attacchi proseguono anche il giorno successivo. Di seguito, dopo migliaia di perdite, i contendenti attuano una tregua per raccogliere i caduti ed i feriti. Cade una pioggia battente e la temperatura è glaciale. In seguito, dopo migliaia di perdite, i contendenti attuarono una tregua, per raccogliere caduti e feriti. Solo al termine della battaglia le salme, dei soldati sepolti, verranno recuperate e portate nel cimitero Inglese di Anzio. Il corpo del sottotenente Waters non verrà mai individuato, tra i resti dei soldati recuperati. Ma, a differenza di molti, rimasti sconosciuti, nel cimitero militare Inglese di Cassino, gli verrà dedicata una lapide. Il 28 febbraio riprendono gli attacchi tedeschi nel settore di Cisterna, ma vengono fermati dagli Americani. Il 1 marzo, vengono sospesi tutti gli attacchi. Inizia un periodo di stasi. Nella zona degli uadi, è un susseguirsi di sanguinosi scontri di pattuglie, con una guerra di trincea che viene paragonata a quella di Caporetto: fango, sangue, paura, morti, feriti, paesaggi sconvolti dalle bombe, gli spari isolati dei cecchini e poi il crollo definitivo del fisico, del morale e dei nervi. Il 9 marzo l’8 Btg. “ Royal Fusiliers “ viene ritirato dal fronte: dopo 18 giorni di combattimenti, ha perso 443 uomini.

 

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